Si tratta di un percorso espressamente dedicato ai professionisti della relazione d’aiuto e alla particolare forma di lutto che li può colpire a causa del loro frequente contatto con la morte dei pazienti: il lutto professionale.
Per chi svolge professioni che implicano il prestare aiuto all’altro, soprattutto in momenti di alta intensità emotiva come il fine vita, è facile sottovalutare l’impatto che queste perdite professionali possono causare a tutti i livelli, fisico, emozionale, relazionale. È perciò fondamentale, per poter essere di aiuto a chi sta vivendo un momento molto delicato dell’esistenza, avere cura di sé e non rischiare di morire un pezzo alla volta insieme ai pazienti e perdere il piacere di svolgere il proprio lavoro.
Questo percorso in gruppo di sostegno al lutto professionale permette di allenarsi a mettere in relazione i due piani, personale e professionale, coinvolti nell’esperienza, evitando di sovrapporli pur mantenendoli in contatto, al fine di rendere migliore il proprio essere professionisti, salvaguardando al contempo il proprio benessere, personale e lavorativo.
Destinatari: Operatori Socio Sanitari, Assistenti Personali, badanti frequentemente confrontati con la morte dei pazienti che assistono in ospedale, case di riposo, RSA, case famiglia, servizi per anziani e disabili; medici e infermieri; ginecologi, neonatologi, pediatri, infermieri e OSS di TIN, ostetriche, ovvero tutti gli operatori coinvolti nel lutto perinatale.
Obiettivi: Mettere a fuoco il concetto di lutto professionale, il suo effetto cumulativo e la sua correlazione con la vita personale; favorire la consapevolezza sul proprio modo di concepire la relazione d’aiuto, sulla propria relazione con il fine vita dei pazienti, con le proprie emozioni e con le proprie strategie adattive; offrire spunti di riflessione e operativi per migliorare il proprio benessere personale e lavorativo e affrontare meglio i momenti di alta intensità emotiva.
Al fine di rendere maggiormente efficace per tutti la partecipazione al gruppo, è possibile declinare questo percorso in tre diverse modalità pensate per tre diversi gruppi di professionisti che affrontano tre diversi tipi di perdite in contesti lavorativi molto differenti tra loro.
È perciò possibile formare gruppi di:
- OSS, Assistenti Personali e badanti,
- medici e infermieri,
- professionisti coinvolti nel lutto perinatale (ginecologi, neonatologi, pediatri, infermieri e OSS di TIN, ostetriche).
Programma della versione per OSS, AP, badanti:
1° incontro Perché occuparsene?
2° incontro Lutto personale vs lutto professionale
3° incontro Relazione d’aiuto (parte 1)
4° incontro Relazione d’aiuto (parte 2)
5° incontro Fine vita
6° incontro Lutto anticipatorio
7° incontro Mappa delle perdite
8° incontro Le emozioni
9° incontro Strategie adattive
10° incontro Spunti per il futuro
Programma della versione per medici e infermieri:
1° incontro Perché occuparsene?
2° incontro Il lutto professionale
3° incontro Relazione d’aiuto
4° incontro Comunicazione
5° incontro Aspetti psicologici nel fine vita
6° incontro Lutto anticipatorio
7° incontro Mappa delle perdite
8° incontro Le emozioni
9° incontro Strategie adattive e tecniche narrative
10° incontro Spunti per il futuro
Programma della versione per ginecologi, neonatologi, pediatri, infermieri e OSS di TIN, ostetriche (tutti gli operatori coinvolti nel lutto perinatale):
1° incontro Perché occuparsene?
2° incontro Il lutto perinatale come lutto professionale
3° incontro Mappa delle perdite
4° incontro Relazione d’aiuto
5° incontro Comunicazione
6° incontro Aspetti psicologici nel fine vita
7° incontro Le emozioni
8° incontro Empatia vs disagio
9° incontro Strategie adattive e tecniche narrative
10° incontro Spunti per il futuro
Gli incontri avranno la durata di due ore consecutive, a cadenza settimanale per dieci settimane consecutive. Essendo pensato proprio come un percorso, un viaggio collettivo in cui gli apporti di ognuno sono fondamentali, così come le tappe pensate per essere una conseguente all’altra, si consiglia vivamente di non mancare a nessun incontro. Se ciò dovesse accadere sarà fondamentale contattare immediatamente la psicologa per valutare come procedere prima dell’incontro successivo.
È possibile attivare questo percorso con un minimo di 6 partecipanti mentre, a causa della delicatezza dei temi trattati e della volontà di offrire ad ognuno le migliori condizioni possibili di apprendimento, verranno accettate non più di 10 persone.
Le date del percorso saranno pubblicate nella sezione Eventi.
Chiunque desideri partecipare al percorso e condivida questo desiderio con almeno altre 5 persone può richiederne l’attivazione scrivendo all’indirizzo: paola.acquotti@me.com
Università, ospedali, comunità, enti, associazioni possono organizzare o richiedere l’organizzazione di questo percorso scrivendo all’indirizzo: paola.acquotti@me.com senza dimenticare di inserire nella richiesta informazioni relative a Città e Provincia nella quale desidera venga realizzata l’iniziativa, periodo preferito, n. di persone interessate, nome e recapiti di un responsabile da ricontattare.
Per qualsiasi informazione non esitate a contattarmi:
al n° 351 9941922
all’indirizzo mail paola.acquotti@me.com
