Aree intervento

Il mio lavoro è rivolto a chiunque abbia subito un lutto, recente o lontano nel tempo, e senta di non essere ancora riuscito a dargli un senso, a viverlo fino in fondo o a integrarlo nella propria vita.

In particolare, mi rivolgo a genitori che abbiano subito un lutto prenatale o perinatale, in qualsiasi momento della gravidanza e del primo anno di vita del bimbo e per qualsiasi causa:

  • aborto spontaneo o volontario,
  • problemi legati alla gravidanza, al parto o a patologie del neonato,
  • problemi legati alla procreazione medicalmente assistita (PMA),
  • problemi legati alla sindrome della morte improvvisa del neonato (S.I.D.S.).

Lo scopo è quello di aiutarli a vivere, prima, e integrare, poi, il proprio lutto e gestire le emozioni ad esso correlate, accompagnandoli nel recupero o nella costruzione della resilienza necessaria a riappropriarsi della propria vita e della progettualità necessaria ad affrontare il presente e il futuro.

Per genitori intendo sia madri e padri che singolarmente cercano aiuto in un momento drammaticamente complesso della loro vita, che coppie che ricercano da subito un percorso comune per poter continuare insieme il loro cammino.

Mi rivolgo inoltre a tutti i professionisti sanitari che ruotano intorno ai genitori in lutto, sia prima che durante e dopo l’evento drammatico:

  • medici
  • ostetriche
  • infermieri
  • operatori socio sanitari
  • pediatri
  • neonatologi

Professionisti formati dal punto di vista delle capacità tecniche e delle conoscenze, ma, in quanto esseri umani, anche profondamente toccati dagli eventi di alta intensità emotiva cui partecipano per ragioni professionali, fra i quali la morte di un bimbo è sicuramente il più complesso da affrontare. Chiamati a relazionarsi con genitori disperati e ad entrare con loro in una relazione d’aiuto, non sono per nulla preparati a farlo dalla formazione universitaria, per cui spesso accade che perdite professionali si sommino a lutti personali, creando forte disagio che, se non adeguatamente riconosciuto ed elaborato, rischia di sfociare, oltre che in una relazione di aiuto più povera, fredda e distaccata, anche in stress lavoro-correlato, in burnout, in richieste di trasferimenti o dimissioni per allontanarsi dalla fonte della sofferenza.

Le principali tematiche di cui mi occupo sono dunque:

  • Supporto psicologico e sostegno alla genitorialità, per tutti coloro che vivono un momento problematico legato all’essere o voler diventare genitori (dalle difficoltà di concepimento, al sostegno durante i percorsi di PMA, ai problemi legati al subire aborti spontanei o volontari, anche ripetuti, ai problemi legati alla morte in utero, durante il parto o immediatamente dopo, durante il primo anno di vita, e alle SIDS, le morti in culla…), ma anche a coloro che progettano una nuova gravidanza dopo un lutto perinatale, per aspettare e accogliere al meglio il proprio bimbo “arcobaleno”;
  • Supporto psicologico nelle situazioni di lutto legato alla perdita di un figlio, avvenuta per qualsiasi motivo e in un qualsiasi momento fra l’inizio della gravidanza ed il primo anno di vita del bimbo (supporto all’integrazione del lutto; tecniche espressive per esprimere il dolore e le emozioni; gestione della rabbia attuale e dell’ansia per il futuro e di qualsiasi altra emozione forte…);
  • Consulenza psicologica per famiglie che si trovino ad affrontare un momento di difficoltà a seguito della perdita di un figlio (supporto nella comunicazione ai fratellini, nell’affrontare il proprio lutto, nell’affrontare una nuova gravidanza e nella gestione del carico di aspettative riversate sul bimbo che nascerà dopo…).
  • Supporto psicologico alla coppia che sta vivendo un momento di crisi a seguito della perdita di un figlio (problematiche relative a modi diversi di vivere il lutto, incomprensioni, allontanamenti, sensi e attribuzioni di colpa…);
  • Supporto psicologico rivolto a professionisti sanitari frequentemente confrontati con questo tipo di lutti e con il dolore dei genitori (ginecologi, ostetriche, infermieri, OSS, pediatri, neonatologi, personale di T.I.N….);
  • Formazione dedicata a chiunque voglia approfondire il tema del lutto, sia per affrontare e integrare il proprio che per poter essere efficacemente di aiuto ad amici o familiari che si trovano a dover far fronte a una perdita significativa;
  • Formazione dedicata a professionisti sanitari, a partire dalla riflessione sulla propria esperienza personale e professionale e sull’effetto cumulativo del lutto (centrata sulla capacità di comunicare brutte notizie, sull’ascolto empatico del dolore altrui, sullo sviluppo di competenze psicologiche di accoglienza e supporto in momenti di lutto, sulla capacità di stare vicino al dolore e alle emozioni intense senza esserne sopraffatti, sulla gestione dello stress collegato alla morte dei pazienti, sull’evitamento del burnout…);
  • Formazione dedicata a docenti ed educatori che desiderino affrontare il tema delle perdite e del lutto a scuola, sia per poter essere di supporto agli studenti che lo stanno vivendo che per svolgere una importante funzione educativa che prepari alla vita, possibile in ogni fascia di età di bambini e ragazzi.
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