
Credo…
…nell’approccio centrato sulla persona che, prima che cliente/paziente/discente, è un essere umano che sta vivendo un momento molto complesso, che ha in sé le risorse per fronteggiarlo e deve solo essere aiutato a ritrovarle e a utilizzarle…
…nell’ascolto empatico, che è il mio principale strumento di lavoro, in grado di far sentire accolti e compresi, di ispirare fiducia e permettere la nascita di un’alleanza fondamentale per individuare e seguire insieme il percorso scelto…
…nel non fermarsi mai alle apparenze e non esprimere giudizi; amo invece la scoperta graduale delle persone, il loro disvelarsi e mostrare, prima di tutto a se stessi, le proprie capacità ed energie, spesso sorprendenti e in grado di trasformare un trauma in una occasione di crescita e maturazione…
…nel valore del tempo, nell’importanza di non sprecarlo ma anche di non cercare di bruciare le tappe, perché ognuno ha i propri ritmi e non vanno mai forzati…
…nella capacità della psicologia di offrire sempre lenti nuove per vedere paesaggi noti, perché la prospettiva conta…
…nella semplicità dei rapporti corretti e nell’importanza di essere affidabile e diretta, di non prendere un impegno che non possa mantenere, di mantenere quelli presi…
…nell’accettare la sfida della relazione d’aiuto, con lo stupore sempre nuovo di vedere riemergere le risorse personali, la gioia di vivere e la progettualità nelle persone…
…nell’impegno di essere una accompagnatrice lungo il percorso di integrazione del lutto, cercando sempre di affiancare le competenze professionali con l’umanità e la comprensione che derivano da esperienze personali e professionali.