
Si tratta di brevi conferenze, di momenti informativi, ma anche di discussione e condivisione, riguardanti il tema del lutto, declinato in alcune delle sue molteplici sfaccettature.
Mi piace chiamarli incontri perché vorrei fossero proprio questo, uno spazio e un tempo dedicati ad un incontro/confronto con altri esseri umani su un tema, il lutto, considerato difficile, triste, inadatto alle conversazioni sociali, ma, in realtà, fondamentale per dare un senso, di continuità e non solo, alle nostre vite.
Sono rivolti a chiunque abbia interesse ad approfondire la propria comprensione dei concetti di perdita e lutto, sia perché li sta vivendo o li ha vissuti in passato senza averli ancora del tutto integrati nella propria vita, che perché desidera poter essere d’aiuto a familiari, amici, colleghi che lo stanno affrontando ora. Alcuni sono pensati per specifiche categorie di partecipanti, professionisti della relazione d’aiuto, spesso confrontati con la morte dei pazienti ed il relativo lutto professionale, o docenti e educatori, spesso chiamati a sostenere studenti in lutto o intenzionati ad educare i propri alunni alla perdita intesa come evento frequente nella vita, in molte forme diverse.
Possono inoltre essere richiesti da associazioni, cooperative e enti che gestiscano servizi per anziani e disabili, scuole di ogni ordine e grado, che vogliano offrire ai propri associati o dipendenti un intervento, in questo caso breve e prevalentemente informativo, sul tema del lutto, preliminare a eventuali successivi interventi formativi o di sostegno più ampi.
La difficoltà di dire addio: il lutto fra falsi miti e realtà
Niente e nessuno ci prepara a dire addio, ad affrontare la morte di una persona cara. Un incontro per confrontarsi con la verità dei sentimenti e delle emozioni del periodo del lutto, durante il quale sarà possibile alzare il velo sulla realtà e liberare il campo dai molti falsi miti che lo circondano.
Aiutami a dire addio: anche i bambini vivono il lutto
Una breve conferenza che è anche momento di discussione e condivisione, un vero e proprio incontro fra adulti interessati a non ignorare la sofferenza dei propri figli, nipoti o studenti ed a mettersi in gioco dal punto di vista educativo rispetto a un tema, quello del lutto, trascurato ma fondamentale per dare un senso, di continuità e non solo, alle nostre vite e a quelle dei nostri ragazzi.
Educare alla perdita per costruire resilienza
Partecipando a questo incontro si avrà la possibilità di avvicinarsi al tema dell’educazione alle perdite e all’espressione delle emozioni, comprendendo l’importanza di dare un nome al disagio che si prova, perché nulla dura per sempre, lo sappiamo, e fare di tutto per ignorarlo può solo aumentare il livello di sofferenza quando l’impensabile avviene.
La sfida del lutto anticipatorio
Un incontro per comprendere l’importanza del lutto anticipatorio, dell’aver cura del tempo che rimane, del trasformarlo in opportunità di accompagnare se stessi o il proprio caro alla fine dell’esistenza senza lasciare nulla in sospeso, scegliendo se viverlo come una logorante attesa dell’inevitabile oppure come un tempo preziosissimo da vivere insieme.
Lutto professionale: istruzioni per l’uso. Come convivere con lutto e morte nelle relazioni d’aiuto
Un incontro per sottolineare l’importanza per i professionisti delle relazioni d’aiuto di aver cura di sé per poter aver cura dei propri pazienti in modo efficace ed umano in momenti di alta intensità emotiva come il fine vita.
Parlare di lutto si può: anche a scuola
Questo incontro offre spunti utili a comprendere le reazioni ed i bisogni dei minori in lutto e suggerimenti pratici adeguati ad ogni fascia di età per proporre ai ragazzi momenti di ascolto e di attività che stimolino l’espressione e la condivisione dei vissuti.
Quando inizio e fine coincidono: Il lutto perinatale
Questo incontro è rivolto ai genitori di bimbi che si sono affacciati alla vita e troppo velocemente l’hanno abbandonata, come meravigliose meteore, lasciando dietro di sé una bruciante scia di amore e dolore strettamente connessi. Ma è dedicato anche ai nonni, agli amici, ai colleghi di lavoro di questi genitori, affinché tutti in questa società possano riflettere e sperimentare nuovi modi per essere di supporto a chi soffre profondamente quando inizio e fine coincidono.
