Niente e nessuno ci prepara a dire addio, ad affrontare la morte di una persona cara.
La morte è una certezza, la sola certezza della vita. Ma a questo la società contemporanea contrappone l’illusione, coltivata con convinzione e grande spiegamento di mezzi, che la morte si possa dimenticare, escludere dal proprio orizzonte di vita, che la società possa “fare finta che”, e vivere “come se”, come se il modo di morire e di concepire la morte non avesse influenza sul modo di vivere. Tutto ciò crea un’ingombrante assenza, un assordante silenzio e fa sì che la morte si trasformi ancora oggi in uno dei grandi tabù del nostro tempo: l’ultimo, forse.
Nello stesso momento in cui impieghiamo risorse colossali ed enormi capitali scientifici, culturali e finanziari allo scopo di allungare la vita, di migliorarne le possibilità e la durata, di rallentare i processi di senescenza, di lenire i dolori, di guarire o almeno contenere malattie in passato inesorabili, di fronte alla morte continuiamo a preferire il non sapere, il non indagare, il non conoscere. Così la morte continua a non esistere nella società dell’efficienza, in cui tutti devono essere sani e in forma e in ogni caso non se ne deve parlare. E ciò comporta significativi costi sociali e individuali.
Il rifiuto di pensare e di parlare della fine della vita porta inevitabilmente, infatti, ad essere impreparati quando avviene, a non sapersi prendere cura di sé, a non riuscire ad essere di conforto a chi ci è vicino, e i ritmi frenetici in cui siamo costretti a vivere creano una considerevole pressione sociale ad andare avanti, a superare il dolore, a continuare a vivere ignorando la perdita.
Questo incontro sarà perciò un momento di confronto con la verità dei sentimenti e delle emozioni del periodo del lutto, durante il quale sarà possibile alzare il velo sulla realtà e liberare il campo dai molti falsi miti che lo circondano.
Obiettivi: Sensibilizzare all’importanza di riflettere sulla morte come parte della vita e di non rimuoverla dal pensiero; sottolineare l’assoluta necessità di riconoscere e permettersi di vivere i propri lutti, oltre a supportare il lutto altrui; offrire l’opportunità, attraverso stimoli e spunti di riflessione, di cambiare prospettiva includendo il lutto nella vita.
Le date dell’incontro saranno pubblicate nella sezione Eventi
Chiunque desideri richiedere l’organizzazione di questo incontro può farlo scrivendo all’indirizzo: paola.acquotti@me.com senza dimenticare di inserire nella richiesta informazioni relative a Città e Provincia nella quale desidera venga realizzata l’iniziativa, periodo preferito, nome e recapiti di un responsabile da ricontattare.
Scuole, università, comunità, enti, associazioni possono organizzare o richiedere l’organizzazione di questa conferenza scrivendo all’indirizzo: paola.acquotti@me.com
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